Cosa facciamo?

Identità Invisibili è un workshop che prevede un inquadramento teorico ma interattivo dell’identità individuale sugli assi dell’identità di genere, dell’orientamento sessuale e del neurotipo.

La mostra di riferimento del workshop è Safe House, l’esposizione collettiva della Stagione 2 di Verso, che riflette sulla segretezza e sull’invisibilità, assunte come forme di governo e di (auto)organizzazione delle vite umane. Nelle opere, l’invisibilità, fisica e digitale, è impiegata come tecnica di sopravvivenza, luogo privilegiato in cui stare insieme, riscrivere la propria storia e agire senza essere vistə, per sviluppare nuove modalità di condivisione e ragionamento politico sul presente.

Qual è l’obiettivo?

Messi a fuoco i punti chiave di questa mappa intersezionale – identità di genere, orientamento sessuale e relazionale, neurotipicità – chi partecipa al percorso ha la possibilità di cercare di posizionarcisi, attraverso una semplice esercitazione guidata. La condivisione dei risultati viene gestita in modo tale da non forzare alcun coming out, concentrandosi sugli effetti che le differenze tra la nostra identità e quelle altrui possono avere sulle nostre relazioni, lasciando a chi partecipa la libertà di rendere più o meno esplicito quanto emerso dall’esercitazione.

Chi partecipa?

Il laboratorio è dedicato alle classi di scuole secondarie di secondo grado.

Identità Invisibili è un workshop condotto e progettato da Eleonora Marocchini con il Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

Eleonora Marocchini è linguista, ricercatrice, docente e creator; ha costruito la sua formazione a cavallo tra le scienze umane e biomediche. Dopo la laurea in Linguistica presso l’Università di Pavia e il Diploma Magistrale in Scienze Umane e Biomediche della Scuola Universitaria Superiore IUSS, ha proseguito il suo percorso accademico con un Dottorato di Ricerca in Psicologia e Scienze Cognitive presso l’Università di Genova. Si occupa prevalentemente di Pragmatica Sperimentale, Spettro Autistico e linguaggio inclusivo, cercando di conciliare obiettivi e metodi della ricerca scientifica e istanze e riflessioni delle comunità.