Cosa facciamo?

Per incontrare un’opera è necessario fare un movimento di avvicinamento: andare verso.

Questo gesto richiede pazienza, ascolto, e mette in moto un apprendimento continuo, con il quale trasformare lo spazio espositivo in un luogo di esperienza. La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha scelto di fare tutto questo attraverso la mediazione culturale dell’arte. Il ruolo del mediatore culturale è quello di favorire l’incontro tra l’opera e chi la guarda, fornendo indicazioni, sollecitando il dialogo e mettendosi in ascolto delle interpretazioni individuali.

Nel corso di questo workshop le professionalità della Fondazione Sandretto attivano una formazione interdisciplinare a più voci, che fonde approcci teorici e storici a momenti di confronto collettivo, attraverso il passaggio di competenze dirette, la condivisione di strumenti di lavoro consolidati e la presentazione di casi studio e progetti.

Dimenticatevi la comodità della visita guidata: percorrere la mostra somiglierà ad aprire insieme nuove vie.

Qual è l’obiettivo?

Il workshop ha l’obiettivo di studiare insieme e condividere conoscenze e competenze nell’ambito dell’educazione museale e della mediazione culturale dell’arte.

Al termine della formazione vengono raccolte le candidature per l’erogazione di 4 borse di studio, finalizzate all’inserimento lavorativo in qualità di educator e mediatorə culturali dell’arte nella sede della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Guarene (CN), da giugno a settembre 2021, in occasione della mostra Prima che il gallo canti, a cura di Tom Eccles, Mark Rappolt e Liam Gillick.

chi partecipa?