arte a occhi chiusi
Cosa facciamo?
Rendere accessibile un’opera d’arte a chi non vede è un compito che richiede abilità diverse: osservazione attenta, descrizione precisa, comunicazione efficace. Arte a occhi chiusi è un workshop ideato in collaborazione con Tactile Vision Onlus e Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti per progettare e realizzare strumenti per l’accessibilità al Patrimonio Culturale, attraverso l’attivazione di quella macchina percettiva che è il nostro corpo. I materiali prodotti durante le attività del workshop rimarranno in uso per la mediazione delle opere d’arte in Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, per l’intera durata di Safe House e Neural Swamp, le mostre della Stagione 2 di Verso.
Il percorso si struttura in una serie di incontri:
- Lə studenti, divisə in gruppi, visitano la mostra e sperimentano la descrizione delle opere rivolgendosi a compagnə che per l’occasione vengono bendatə. A ciascun gruppo viene assegnata un’opera da descrivere;
- Un secondo incontro, da fare in Fondazione oppure negli spazi scolastici, per confrontarsi in gruppo sulle descrizioni che sono state scritte dallə studenti alla presenza di persone cieche e ipovedenti, per eventuali correzioni e aggiustamenti. Questo è un lavoro preliminare alla registrazione delle audiodescrizioni;
- Un terzo incontro, da fare in Fondazione o negli spazi scolastici, per fare formazione sul disegno in rilievo, in modo da adattare e integrare al meglio le descrizioni prodotte in tavole tattili delle opere;
- L’incontro finale che è una visita alle mostre dedicata a persone cieche, ipovedenti o bendate e condotta daə studenti che hanno preso parte al workshop.
Qual è l’obiettivo?
Rendere accessibile a tuttə il patrimonio culturale è fare politica sociale, soprattutto quando, nel processo di produzione dei contenuti, vengono presə in considerazione ə destinatarə, solitamente esclusə sia in fase decisionale che in fase realizzativa. Il percorso, proponendo un lavoro collettivo tra studentə e persone cieche e ipovedenti, permette di abbattere in modo naturale e operativo gli stereotipi spesso determinati da narrazioni standardizzate, discriminanti e ghettizzanti. L’attenzione sulla tipologia e sulla modalità narrativa è centrale in ogni azione di accessibilità culturale. Le audiodescrizioni delle opere, realizzate dai soggetti partecipanti, e adatte a persone con disabilità visiva, resteranno disponibili alla fruizione pubblica per l’intera durata della mostra.
Chi partecipa?
Le attività del workshop sono organizzate e coordinate dal Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in collaborazione con Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e Tactile Vision onlus.
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, via Modane 16, 10141, Torino
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